venerdì 9 ottobre 2009

Articolo su CineTV


"E’ uscito nei giorni scorsi il primo trailer del film The Museum of wonders diretto dal regista romano Domiziano Cristopharo che, con un cast d’eccezione, ci trasporta in un mondo visionario e metaforico.

Un’atmosfera circense fatta di saltimbanchi, nani, donne barbute in crisi di identità, clown post punk, muti che parlano attraverso violini elettrici, cantanti liriche prive di braccia e gambe e non solo…
Benvenuti nel Museo delle meraviglie! Un luogo sospeso nel tempo dove bizzarre figure s’intrecciano in percorsi indefiniti senza distinzione moralistica tra l’aspetto interiore e quello esteriore. Niente stereotipi ma solo esseri umani mossi dalle stesse pulsioni e desideri.
Tra gli attori vedremo in scena: Maria Grazia Cucinotta, Francesco Venditti,Giampiero Ingrassia, Venantino Venantini e Maria Rosaria Omaggio. La data d’uscita non è stata resa ancora nota ma secondo fonti ufficiali il film è ancora in fase di produzione e sarà ultimato nei prossimi mesi.
The Museum of wonders, per via del suo stile registico libero da retoriche e convenzioni, si preannuncia come uno dei film più discussi dell’anno in grado di dare nuovi input al panorama cinematografico italiano."

sabato 8 agosto 2009

Articolo su Blogosfere


Quando si dice "battere il ferro quando è caldo", il regista Domiziano Cristopharo, intrigante nuova figura dell'italico cinema non soltanto di genere, sta ultimando il suo secondo lavoro, il film intitolato The Museum of Wonders , che ancora la pellicola d'esordio, House of the Flesh Mannequins deve ancora far apparizione nelle sale.
Il fatto che in uno scenario produttivo totalmente asfittico come quello palesemente messo in mostra dal cinema italiano, l'entusiasmo e l'effervescenza artistica di un giovane autore come Christopharo, che non solo si sta dimostrando cineasta esteticamente fertile ma sa anche muoversi a livello di produzione e mercato, fa ben sperare per una benedetta attesissima svolta per la cinematografia italiana indipendente.
Lo stile estremamente personale di Cristopharo, soprattutto se consideriamo che i suoi sono fondamentalmente film horror, anche se sono rinvenibili evidenti ascendenze col cinema di Greenaway, di Zanussi (col quale ha collaborato) e di Jarman, restituisce la cifra di un cinema "libero", che sa andare oltre il genere e le sue retoriche. La notevole cura per la messa in scena, il décor e la fotografia, è l'elemento che fa davvero la differenza e che contribuisce a donare quel plusvalore rappresentativo nella costruzione di atmosfere di sublime cupezza.