INTRO

"Accorrete, gentili signori e signore… vi avevamo promesso mostruosità mai viste: ed allora eccovi accontentati! Potete spaventarvi, impietosirvi, maledirli… ma dovete ringraziare Dio se non siete fra loro sul palco… ma solo inutili spettatori". Venere "il moncone umano", Olimpia "la zingara", Damocle "l'ingoiaspade", Marcel "il nano", Pimp "l'androide", Sansone "il forzuto" e Salomè "l'incantatrice" vi attendono nel... MUSEO DELLE MERAVIGLIE"! Dopo lo spietato "House of flesh Mannequins", Domiziano Cristopharo ed Elio Mancuso ci presentano la più macabra versione di "Niagara", "Ascensore per il Patibolo" e "Freaks" tutti e tre mescolati assieme! Tra donne barbute che si radono in crisi di identità, clown postpunk e muti che parlano attraverso violini elettrici, cantanti liriche senza braccia e gambe, si intrecciano percorsi umani indefiniti senza distinzione moralistica tra l'aspetto interiore e quello esteriore: non ci sono stereotipi, non ci sono buoni e cattivi in base all'aspetto fisico o le menomazioni. Si è buoni o cattivi a prescindere perché siamo tutti esseri umani e mossi dalle stesse pulsioni e desideri.